Siamo tornati a casa già da un paio di mesi e nel frattempo anche altri amici sono tornati e altri ancora sono partiti.
Il ritorno, come immaginavamo, è stato incredibile…ma superate le prime settimane di abbracci, racconti e festeggiamenti, abbiamo cominciato ad avvertire la fatica…la fatica del tornare a casa, quella stessa fatica che a volte ti fa dire “chi me lo fa fare?”, “perché proprio ora che son finalmente tornato a casa?”, che ti fa venire voglia di risalire sul primo aereo…quella fatica tipica del ricominciare, che anche questa volta abbiamo scelto di sfidare.
A questo scenario si aggiungono gli indelebili ricordi creatisi in giro per quella parte di mondo che abbiamo avuto la fortuna di vedere…gli stessi ricordi che ci imponiamo di non dimenticare, ma che a volte dobbiamo tenere in un cassetto non troppo aperto, per la paura che ci travolgano, per aver la possibilità di controllarli e di riviverli a piccole dosi quando più ne sentiamo la necessità.
E’ così, tra tutti questi pensieri, che ancora una volta cerchiamo di essere un po’ funamboli per rimanere in piedi sul sottile filo che separa immaginariamente il “sono qui” dal “vorrei esser lì”, quel filo che ci porta dal dove eravamo al dove siamo oggi, che ci consente di dare un po’ di continuità anche da casa a quel che è stato il nostro viaggio.
Ripartendo dall’inizio di queste poche righe, c’è chi è partito con zaino vuoto in spalla e mente aperta, non solo per viaggiare, ma di nuovo per scoprire, per assaporare e soprattutto per condividere, andando a toccare proprio quel continente che a noi è mancato…l’Africa.
Bene…è da lui che vogliamo iniziare ad aprire ad altri “funamboli viaggiatori” questo spazio, dove poter raccontarsi e raccontarci storie e esperienze di viaggio che non si fermano alla descrizione di un luogo, ma che arrivano a toccare immaginazione e cuore…
Un viaggio che non necessità centinaia e centinaia di miglia aeree per essere considerato tale, che non deve per forza essere vissuto nel qui ed ora, ma che può anche appartenere ad un tempo passato per cui valga la pena rispolverare la memoria.
Chiunque voglia condividere qui il contenuto dei propri zaini può farlo scrivendoci semplicemente una mail (vedi contatti).
Namaste, Selamat Datang, See Ya, Hasta Luego, Ciao…